Trasformazioni, Jorge Canestri
In questo lavoro, attraverso la microanalisi della seduta di un paziente molto disturbato, l’A. tenta di sottolineare la straordinaria importanza della formulazione dell’interpretazione che non dovrebbe essere separata dal suo contenuto. Egli pensa che la psicoanalisi di questi ultimi anni del nostro secolo è caratterizzata dalla ridefinizione dell’oggetto del suo studio; esso è la particolare figura intersoggettiva costituita dalla relazione analista-paziente. In questa ottica, l’interpretazione emerge dalla capacità dell’analista di contenere e adeguatamente trasformare l’esperienza intollerabile della vita mentale del suo paziente riproposta nella relazione analitica.
Questo processo trasformativo interno dell’analista – quello che Rosenfeld definiva come la “funzione di tradurre le esperienze in parole” – può essere aiutata dal punto di vista linguistico. Un’attenta analisi dei livelli o canali del discorso e uno studio accurato di determinate nozioni linguistiche possono rivelarsi di grande aiuto nel formulare le interpretazioni e contribuire ad aumentarne l’efficacia. L’A. ha tentato di fornire alcuni esempi relativi a queste idee nella discussione del materiale clinico, avendo in mente che l’attività dell’analista è molto vicina a quella dell’artista.