Volume 17, Numero 2
Luglio-Dicembre 2013
Sulla funzione paterna,
Jean Claude Stoloff
Il declino innegabile del nucleo patriarcale — alcuni direbbero paternalista — delle nostre società occidentali comporta il fallimento inevitabile della funzione paterna? Oppure, e questa è la tesi che sostiene l’A., stiamo piuttosto assistendo alla decadenza delle forme sociali, ideologiche e quindi immaginative del predominio le quali, pur avendo svolto un innegabile ruolo di maschera per la funzione paterna, non ne hanno, tuttavia, costituito il compito essenziale — compito che l’A. definisce come l’inserimento del soggetto nella filiazione simbolica delle generazioni, che lo sottrae alle determinazioni puramente naturali o biologiche. In altre parole, per dirla con Lévi-Strauss, si tratta di trasformare l’essere umano, che è una creatura naturale, in un’entità culturale. Se l’ipotesi si dimostrerà esatta, nonostante i cambiamenti occorsi nella funzione sociale e immaginativa del padre, sarà lecito affermare che la funzione paterna continua a svolgere, in sinergia con quella materna, un ruolo determinante nella socializzazione dell’essere umano.
La scoperta del padre come essere umano esprime un’identificazione primaria. Essa delinea una cornice di riferimento elementare per la rappresentazione psichica dei fenomeni pulsionali arcaici e contribuisce all’emergere dell’Ideale dell’Io. Nel rappresentare il principio dell’identificazione primaria, il setting analitico consente di trattare metaforicamente i fenomeni pulsionali arcaici e rende possibile la risoluzione dei conflitti intrapsichici nel transfert.