Il format dell’incontro prevede che ogni partecipante presenti un caso composto da una breve introduzione della storia clinica e 2 o 3 sedute dettagliate. Si lavora in un arco temporale che prevede cinque sessioni di quattro ore in tre giorni. La possibilità di immergersi in un lavoro clinico intenso e profondo permette al gruppo di mettere a fuoco gli aspetti più primitivi e meno integrati del paziente che emergono all’interno dinamica transfert-controtransfert.
Le diverse sessioni sono state supervisionate quest’anno da Maria Rhode, Francesca Hume, Fakhry Davids, Naomi Shavit e David Bell che, con la loro grande esperienza, hanno molto arricchito il pensiero e lo scambio all’interno del gruppo.
La sensazione dopo questi giorni intensi trascorsi ad ascoltarsi reciprocamente e a “suonare insieme come una buona orchestra”, è quella di ridare ogni volta linfa vitale al valore del pensiero e dello strumento psicoanalitico, rigorosamente ancorato nelle sue basi fondanti.
Simona Di Segni, psicoanalista ordinaria A.I.Psi. Associazione Italiana di Psicoanalisi