L’interpretazione dei sogni di Stefano Massini
Che bello lo spettacolo di Stefano Massini L’interpretazione dei sogni – liberamente ispirato e tratto dagli scritti di Sigmund Freud, in cartellone al teatro Bellini di Napoli dal 12 al 17 marzo. Una drammaturga onirica, approfonditamente documentata e magistralmente recitata in un monologo accompagnato da un trio musicale sulle musiche di Enrico Fink.
Massini porta in scena con grande attualità un lavoro di ricerca ultradecennale sul testo pubblicato nel ‘900 da Sigmund Freud e che ha rivoluzionato le teorie della mente. Lo fa con competenza e capacità attoriale trattando con semplicità le libere associazioni e con estrema delicatezza temi come la sessualità. Il trombone e le tastiere di Saverio Zacchei, le chitarre di Damiano Terzoni, e soprattutto il violino di Rachele Innocenti che si muove leggiadra sulla scena accompagnano e illuminano con note ora armoniche ora stridenti i contenuti e gli snodi interpretativi sulla scena. In un’epoca dove la riflessione e il pensiero psicoanalitico difettano nel grande pubblico, Massini raggiunge al cuore lo spettatore, che si riconosce e si rispecchia nei sogni dell’altro, dando un importante contributo alla divulgazione e vivificando il pensiero psicoanalitico dato per morto dagli ignoranti. Uno spettacolo lieve e profondo al tempo stesso, dove l’Io narrante crea un ponte tra la vita notturna del sogno e quella diurna della veglia, tra inconscio e conscio, in un viaggio dentro se stesso attraverso l’altro da sè. Applausi a scena aperta all’autore e all’attore che insegna il riconoscimento dell’altro nominando tutti i tecnici, musicisti, costumisti, scenografi, come oramai non si vede spesso a teatro.