È sempre differente ma ogni volta a Fonte Avellana, in un clima a tratti surreale, si rinnova il fascino che incanta e rapisce il popolo Avellanita che per un intero anno attende di ritrovarsi nel suo Monastero, adagiato tra le braccia del monte Catria, avvolto da mille sfumature di verde e protetto da una lunga cintura di ginestre.
Un luogo sacro e magico che generosamente il priore apre e svela ad occhi curiosi e affamati, e che accoglie fotografie, studi, racconti, storie ed emozioni di gente comune, di artisti, scrittori, professori, psicoanalisti e religiosi; quattro giorni intensi, tra casi clinici e interventi teorici, scorrono spostandosi tra le ampie e luminose sale, i lunghi corridoi, l’antico scriptorium come la cripta, l’ospitale refettorio e il chiostro che diventa palcoscenico di performance coinvolgenti ed emozionanti. Nel Monastero ogni anno si rinnova la magia dell’incontro di persone diverse ma unite dal desiderio di contaminarsi, si celebra l’unione di diversi mondi e il Monastero diventa la porta di accesso e allo stesso tempo soglia che agevola il passaggio dall’uno all’altro mondo.
Il Monastero offre un luogo alla differenza, permette ad ogni avellanita di immergersi in nuovi e sconosciuti orizzonti per cogliere e accogliere la trasformazione, offre un suolo saldo che assicura il passaggio, lo scambio e la conoscenza reciproca senza sentirsi straniti e inermi davanti a tanta generosità.
Un evento unico nel suo genere, un’occasione di crescita e arricchimento personale e professionale che rende il Convegno di Fonte Avellana una fucina di pensieri, riflessioni, emozioni e foriero di incontri preziosi; in un clima di grande condivisione, a partire dalle prime ore del giorno fino a tarda notte, un gruppo folto e entusiasta attende di ritrovarsi e vivere ogni attimo per respirare psicoanalisi, arte, musica, letteratura, filosofia, religione, storia, poesia…ma anche amicizia, stima e supporto.
Il Monastero di Fonte Avellana emana un’aura magica che entra nel profondo e accompagna ciascun partecipante per mesi tonificando la mente, aprendo orizzonti, pensieri, progetti e generose collaborazioni.
Nella continua nuova geografia delle strade dissestate dalla furia della natura e ricostruite dalla tenacia dell’uomo, è così arduo arrivare fin quassù, eppure è così bello che non si può smettere di farlo, ogni anno.