Linguaggio, affetti e pensiero
Jacqueline Amati Mehler
Il linguaggio è il cuore dello sviluppo psichico umano. L’Autrice esplora la “psico-archeologia” del linguaggio, radicata negli affetti precoci e nelle esperienze psicosensoriali correlate alle primitive relazioni oggettuali e al processo primario. Tali esperienze precoci condizionano il significato delle parole e l’organizzazione del discorso all’interno delle vicissitudini dello sviluppo della funzione simbolica, implicando il passaggio dal concreto all’astratto, dal corporeo al mentale e il collegamento tra presentazione di cosa e di parola (il passaggio dalla presentazione di cosa alla presentazione di parola).
Tuttavia, non sempre le presentazioni di “cosa” connesse con sensazioni, affetti e immagini visive – all’interno della complessa rete di associazioni – possono diventare connesse a una presentazione di parola, percorrendo la loro strada verso l’espressione verbale o verso i processi di pensiero. Gli affetti e le difese che accompagnano la loro codificazione corrono lungo il percorso che condizionerà il destino della rappresentabilità, della memoria e del ricordo, quanto quello del linguaggio che veicola pensieri.