Volume 17, Numero 1
Gennaio-Giugno 2013
La fine dell’analisi: un approccio clinico*, Antonio Pérez-Sánchez
Quali criteri seguiamo per decidere il momento della conclusione? E cosa implica il raggiungimento della fine? Prima risposta: che si sia sviluppato un processo analitico e raggiunto un punto soddisfacente per paziente e analista. Il che implica, per l’autore, in qualche misura la trasformazione degli oggetti interni, dei legami tra loro e di questi con il sé, per la quale è necessaria un’evoluzione nell’esperienza del transfert. Il conseguimento della capacità di autoanalisi e l’inizio dell’elaborazione del lutto sono due fattori cruciali della conclusione.
L’autore espone per esteso un caso clinico, dalle prime sedute al riassunto dell’evolversi del processo e alla penultima seduta, al fine di valutare i cambiamenti prodottisi nel paziente che giustifichino la conclusione.
*Versione ampliata del testo presentato nel panel del Congresso dell’IPA di Chicago, 2009, su “Terminare l’analisi: opinioni a confronto” al quale hanno partecipato come discussant G. Ambrosio (Roma) e A. Bronstein (San Francisco).