La metafora all’incrocio tra linguistica e psicoanalisi,
Maria Theodoropoulon
Con un approccio interdisciplinare l’articolo vuole contribuire al dibattito sulla lingua e l’inconscio concentrandosi sulla metafora. Sulla base dell’analisi delle espressioni idiomatiche della paura in greco, nelle quali è possibile decifrare l’esperienza traumatica della frammentazione del corpo, la metafora è messa in evidenza come lo spazio dove affiorano le esperienze pre-linguistiche e intersoggettive inconsce. Ciò mette primariamente in discussione l’ipotesi predominante della psicoanalisi che l’inconscio possa emergere solo nel discorso, dato che tali espressioni fanno parte del sistema linguistico condiviso dagli oratori di una comunità linguistica, inclusi analista e analizzando. Questa constatazione invita anche ad interrogarsi sulla possibilità che la metafora, con il suo potere evocativo, sia l’agente responsabile dell’entrata in gioco dell’empatia nonché della comunicazione tra l’inconscio dell’analista e quello dell’analizzando durante la seduta psicoanalitica.